Che cosa sono gli indici?

Gli indici rappresentano uno strumento di misura di un mercato azionario ricavato dai suoi titoli principali.

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What Are Indices Flags

Quali sono i vantaggi degli indici azionari e come fare trading con essi?

Un indice misura il livello di performance complessiva dell’economia mediante la misurazione del valore medio dei titoli più importanti di una borsa. Gli indici azionari costituiscono dunque un benchmark su cui misurare il rendimento di un titolo azionario. Tuttavia, l’indice in sé non costituisce un asset negoziabile. È invece possibile investire in un contratto derivato, come un fondo, un’opzione o un future, che segue il valore dell’indice. Innanzitutto, però, è necessario comprendere in modo completo che cos’è un indice.

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Come vengono calcolati gli indici?

Indici diversi sono desunti in modi differenti. Questi si basano su due parametri essenziali: le modalità di selezione dei titoli oggetto di valutazione e le modalità di calcolo della media. La composizione di un indice azionario può essere determinata sulla base della capitalizzazione di mercato di una società, del suo valore azionario o da una commissione, a sua esclusiva discrezione. Alla selezione delle azioni, il valore dell’indice può essere stimato in base a una media semplice o ponderata, per fare un esempio. Ora che abbiamo capito che cosa sono gli indici, diamo un’occhiata ad alcuni di essi.

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Quali sono gli indici con cui posso fare trading con Trade360

DAX 30

Il DAX-30 è un indice che misura il valore delle 30 principali società a maggiore capitalizzazione quotate alla Borsa di Francoforte ed è di proprietà della Deutsche Bӧrse AG, una società quotata in borsa. La borsa di Francoforte fu fondata nell’XI secolo e le prime medie furono calcolate nel 1625. Quella di Francoforte fu anche una delle prime a consentire il trading elettronico, nel 1969. La selezione delle prime 30 si basa sulla grandezza dell’azienda e viene rivalutata con cadenza annuale. Il DAX si distingue per la sua peculiarità, in quanto viene aggiornato dopo l’orario di chiusura con i prezzi dei futures.

Dow Jones

Capostipite di tutti gli indici, l’Indice Down Jones è secondo per anzianità solo al Dow Jones Transportation Average e il primo di questi fu pubblicato nel 1896 dal Wall Street Journal, che fu fondato da Charles Dow, Edward Jones e Charles Bergstresser. Fu lo stesso Dow a selezionare le aziende da annoverare nella sua prima media, pubblicata nel 1885. Il compito viene oggi affidato a un gruppo di “esperti” sulla base di parametri che non vengono resi noti. La quotazione dei 30 titoli partecipanti è frazionata in base a un divisore fisso (attualmente 0,45798), che viene poi aggiornato per tener conto di frazionamento azionario, scorpori, cessioni e altri fattori. I titoli azionari provengono da società quotate presso la Borsa di New York (di proprietà dell’Intercontinental Exchange / Euronext) e del Nasdaq (di proprietà della famiglia svedese Wallenberg). A dispetto del nome, il Down Jones non si limita più solo alla capitalizzazione (ovvero, il peso relativo delle varie società). Attualmente, il DJ è gestito da S&P Dow Jones Indices, che a sua volta è una joint venture composta da CME Group, News Corp e S&P Global, che è di proprietà di McGraw Hill Publishing.

S&P 500

Lo Standard & Poor’s 500 è un indice a capitalizzazione flottante. Ciò significa che il valore medio di ciascun titolo è determinato dalla capitalizzazione di mercato della società oltre al numero di azioni in circolazione in possesso esclusivo degli azionisti (a esclusione di quelle detenute dagli operatori del settore e dal governo). L’Indice comprende 500 titoli azionari, individuati in tutte le borse statunitensi da un apposito comitato, che prende in considerazione (ad esempio) la capitalizzazione di mercato, la liquidità, la solidità finanziaria, la durata delle negoziazioni, il prestigio in borsa, il settore e altri fattori. L’indice è pubblicato da Standards & Poor’s, un’agenzia di rating nata nel 1941 in seguito alla fusione di Poor’s Publishing e Standard Statistics, attualmente di proprietà di S&P Dow Jones Indices.

Nikkei

Si tratta di un indice nel quale il “peso” di ogni titolo è proporzionale solo al suo prezzo e misura la performance della Borsa di Tokyo. Esso viene calcolato regolarmente dal 1950 dal Nihon Keizai Shimbun, la più grossa testata giornalistica finanziaria del mondo. L’indice si compone di 34 settori principali, tra cui alimentare, farmaceutico, costruzione navale, bancario, magazzinaggio, comunicazioni e altri, selezionati in base alla liquidità dell’azienda e al desiderio di mantenere una posizione di equilibrio tra tutti i principali settori. Questi vengono poi sottoposti a verifica una volta all’anno e i titoli con prestazioni non soddisfacenti vengono sostituiti con altri più performanti. Per calcolare l’indice, ognuno dei 225 titoli che lo compongono viene misurato tenendo conto del prezzo delle azioni e di un divisore fisso.

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