Che cos'è la leva?
La leva accresce la capacità di fare trading del cliente e moltiplica il suo potere d'investimento. Aumenta il profitto, ma anche il rischio.
Inizia Subito!Capire la leva finanziaria
In occasione della prima apparizione del trading online di derivati, l’attività sottostante più popolare era il Forex, ovvero la speculazione sulle quotazioni relative alle coppie di valute estere. Considerando tutte le transazioni che interessano lo scambio di valute straniere, questo mercato è molto vasto e, di conseguenza, i tassi di cambio sono soggetti a variazioni molto piccole, solitamente misurate in centesimi di centesimo, o “pip”. Nel caso della coppia Euro-Dollaro USA, ad esempio, lo scostamento medio giornaliero è andato da 40 a 100 pip (0,4 – 1 centesimo al giorno, su o giù) negli ultimi 10 anni. Pertanto, per poter assistere a un cambiamento apprezzabile, bisognerebbe investire somme enormi in una posizione di trading, ovvero molto di più di quanto il trader privato medio abbia a disposizione. Per questo motivo, i broker online propongono ai loro clienti la possibilità di sfruttare la leva per i propri investimenti. Disgraziatamente, molti trader che si servono della leva finanziaria non capiscono veramente di cosa si tratta. Il termine “leva”, che significa “aumentare”, fu usato per la prima volta nel corso della rivoluzione industriale per descrivere la portata crescente di un’azione attraverso l’utilizzo di una leva fisica. Nel 1933, la parola fece il suo ingresso nel mondo degli affari per indicare l’espansione di un’azienda tramite l’ipoteca dei suoi beni in cambio di un prestito. Quindi, per comprendere il significato del termine “leva”, nel trading finanziario, è sufficiente ricordare che si tratta di ipotecare i propri fondi per investire in uno strumento. Non è necessario che si abbia una relazione diretta tra ciò che si ipoteca e il volume dell’investimento poiché la maggior parte dei broker online aprirà una posizione che vale molto di più dei beni ipotecati. Tuttavia, i profitti e le perdite del trader sono legati all’investimento e non alla somma inizialmente ipotecata (consultare “margine” più avanti). La soglia di aumento è rappresentata dal rapporto tra l’investimento (margine) del trader e il volume della posizione che il broker apre in seguito. Una leva pari a 400:1 implica che, per ogni dollaro investito, la posizione aperta sia pari a 400 dollari. Una leva di 20:1 comporta, invece, che, per ogni dollaro, la posizione aperta corrisponda a 20 dollari e così via.
Il rovescio della medaglia della leva: il margine
Quando si fa trading con un broker di CFD online, al momento in cui si apre una posizione, il denaro non viene prelevato dal conto. Al contrario, solamente quando la posizione viene chiusa, viene aggiunto il profitto o sottratte le perdite dal saldo. Nel frattempo, il denaro del trader sarà diviso in margine utilizzato e margine libero. Il margine utilizzato corrisponde al denaro vincolato sulle posizioni aperte, mentre il margine libero rappresenta il denaro ancora disponibile per l’apertura di nuove posizioni. Esiste poi un terzo tipo di margine, il margine richiesto, ovvero la somma di margine libero che bisogna avere per aprire una nuova posizione particolare. Il calcolo del margine richiesto si effettua considerando la dimensione della posizione e la leva finanziaria, ed è espresso come una percentuale inversamente proporzionale alla leva finanziaria su uno strumento. Quindi, nel caso in cui si apra una posizione di 10.000 euro (1 mini lotto) sulla coppia EURUSD, con una leva di 400:1, sarà necessario ipotecare 1/400 (0,0025%) della dimensione della posizione, vale a dire 25 euro di margine richiesto. Non appena la posizione viene aperta, il margine richiesto viene aggiunto al margine utilizzato e viene quindi sottratto dal margine libero. Poiché gran parte delle posizioni si aprono in perdita, a causa dello spread bid/ask del broker (la differenza tra i tassi di vendita e di acquisto offerti), anche questa perdita (che è già sottoposta a leva) viene sottratta dal margine libero e aggiunta al margine usato. Questa dinamica prosegue per tutto il tempo in cui la posizione accumula perdite o profitti: è in continua evoluzione in base alla dimensione della posizione con leva.
E dove sarebbe il problema?
La leva finanziaria, come spiegato in precedenza, influenza non solo il volume della posizione, ma anche il conseguente profitto o la perdita del trader su quest’ultima. Se un trader investe 1 dollaro in una posizione, una variazione di 100 pip nel valore della coppia di valute – 1 centesimo, nel caso della coppia EURUSD, ad esempio – comporta una variazione di 4 dollari nel caso di un rapporto di leva del valore di 400:1. Se si tratta di un profitto, ovviamente non si pone alcun problema. Se si tratta di una perdita, invece, il trader perderebbe 4 volte il suo investimento, il che potrebbe rappresentare uno spiazzante imprevisto, se si considera che la posizione minima della maggior parte dei broker sul forex è pari a 10.000 unità, o 10.000 euro, per la coppia EURUSD. Ora, consideriamo che, con una leva 400:1, l’investimento del trader è pari all’equivalente di (10000/400=) 25 €, per cui una perdita di 100 € su quello che sembra essere un movimento di 1 centesimo può essere abbastanza sconvolgente!
Controlla la tua leva con la funzione Self-Select
Fino ad oggi, la leva veniva preimpostata dal broker, in base alla capacità di fare trading del cliente. I trader al dettaglio ricevevano una leva compresa tra 2:1 e 30:1, in base alla classe di asset e allo strumento, mentre i trader professionisti riuscivano a ottenere fino a 400:1, poiché grazie alla loro esperienza e alle loro risorse potevano permettersi quel livello di rischio. L’abbassamento della leva prevedeva di contattare il proprio account manager e fargli modificare la leva del conto. Con l’abbattimento delle barriere tecnologiche, possiamo finalmente consentire ai trader di determinare il loro livello di leva e di rischio per ogni singola operazione. Si tratta semplicemente di fare la propria scelta con un solo clic e confermare la posizione. È necessario ricordare, però, che una volta che la posizione è stata aperta, non è più possibile modificare questo parametro, poiché i livelli di margine (usato e libero) sono già in movimento.